4. osserva che le espulsioni hanno interessato specificamente i Rom in quanto comunità genericamente ritenuta una minaccia per l'ordine pubblico e la sicurezza o un onere per il sistema di assistenza sociale, e che sono state effettuate in un brevissimo lasso di tempo, con modalità che comprendevano la stigmatizzazione pubblica e l'uso della forza e dell'intimidazione; fa notare che in tali circostanze non è possibile compiere in modo ragionevole e adeguato un'accurata valutazione individuale che tenga conto dei casi specifici; rileva che le garanzie materiali e procedurali non sono state applicate e rispettate; prende atto che è stato violato il principio di proporzionalità; osserva che i provvedimenti potrebbero essere stati adottati
...[+++]per fini economici o per prevenzione generale; precisa che la direttiva non prevede alcuna procedura per il rimpatrio facilitato o volontario dei cittadini dell'Unione europea negli Stati membri d'origine sulla base di una "compensazione" economica, che sarebbe anche contraria allo spirito e alla lettera dei trattati dal momento che la libertà di circolazione è un diritto fondamentale che non può essere alienato, acquistato o venduto, e che darebbe origine a una discriminazione tra i cittadini dell'Unione europea; osserva inoltre che, secondo le autorità rumene, nessuno dei rimpatriati ha mai commesso reati in Francia o in Romania, e che i tribunali francesi si sono pronunciati contro le decisioni di espulsione delle autorità nei confronti dei Rom motivate dal fatto che questi ultimi costituivano una "minaccia per l'ordine pubblico"; 4. stellt fest, dass die Ausweisungen spezifisch gegen die Gemeinschaft der Roma, die an sich als Gefahr für die öffentliche Ordnung und Sicherheit und als Belastung der Sozialsysteme erachtet wurde, gerichtet waren und dass sie in sehr kurzer Zeit und unter Umständen, die mit einer öffentlichen Stigmatisierung und der Anwendung von Gewalt und Einschüchterung einhergingen, durchgeführt wurden, dass unter derartigen Umständen keine genaue Einzelbewertung angemessen durchgeführt werden kann, dass materiell- und verfahrensrechtliche Garantien nicht angewandt und gewährt wurden, dass gegen den Grundsatz der Verhältnismäßigkeit verstoßen wurde, dass die Maßnahmen möglicherweise zu wirtschaftlichen Zwecken oder zur Generalprävention ergriffen wur
...[+++]den, dass in der Richtlinie keine Verfahren der geförderten oder freiwilligen Rückkehr von EU-Bürgern in ihr Herkunftsland auf der Grundlage einer wirtschaftlichen „Kompensation“ vorgesehen sind, zumal dies auch dem Geist und dem Buchstaben der Verträge widersprechen würde, da Freizügigkeit ein Grundrecht ist, das nicht genommen, gekauft oder veräußert werden kann, und da so Diskriminierung zwischen EU-Bürgern geschaffen würde, dass ferner nach Angaben der rumänischen Behörden keine der rückgeführten Personen jemals in Frankreich oder in Rumänien eine Straftat begangen hat, während französische Gerichte Ausweisungsbeschlüsse der Behörden mit der Begründung, die Roma seien eine „Gefahr für die öffentliche Sicherheit“, abgewiesen haben;