16. rammenta nuovamente che nell'Unione europea le donne
guadagnano in media circa il 16,4% in meno rispetto agli uomini; dichiara che vi è disparità salariale tra
uomini e donne per lavori uguali o di pari valore; rileva che in altri casi le donne non detengono le stesse posizioni
lavorative, a causa della continua segregazione occupa
zionale verticale e orizzontale e della m ...[+++]aggior incidenza di lavori a tempo parziale; invita perciò gli Stati membri, i datori di lavoro e i movimenti sindacali a elaborare e porre in essere strumenti di valutazione occupazionale specifici e pratici per aiutare a determinare il lavoro di pari valore e quindi assicurare parità di salario tra donne e uomini, e incoraggia le aziende a effettuare verifiche annue della parità salariale e a pubblicarne i dati ai fini della massima trasparenza, nonché a ridurre al contempo il divario salariale di genere; sottolinea che il divario salariale di genere conduce a un divario pensionistico che per le donne può significare trovarsi al di sotto della soglia di povertà; 16. erinnert erneut daran, dass Frauen in der Europäischen Union durchschnittlich 16,4 % weniger verdienen als Männer; weist darauf hin, dass Frauen bei gleicher oder gleichwertiger Arbeit nicht das gleiche Entgelt beziehen wie Männer ; weist darauf hin, dass Frauen in andern Fällen nicht die gleiche Arbeit ausüben, weil weiterhin
eine vertikale und horizontale berufliche Segregation vorherrscht und Frauen in höherem Maße Teilzeitstellen bekleiden; fordert die Mitgliedstaaten, Arbeitgeber und Gewerkschaften auf, anwendbare konkrete Instrumente zur Bewertung von Arbeitsplätzen zu entwickeln, die dazu beitragen können, festzulegen, was
...[+++]als gleichwertige Arbeit angesehen wird, um dadurch für Lohngleichheit bei Frauen und Männern zu sorgen, und fordert sie auf, Unternehmen aufzufordern, jährliche Überprüfungen in Bezug auf Lohngleichheit durchzuführen und die Daten zum Zwecke einer maximalen Transparenz zu veröffentlichen sowie die geschlechterspezifischen Lohnunterschiede zu mindern; weist darauf hin, dass geschlechterspezifische Lohngefälle oft auch zu einem Gefälle in Bezug auf die Altersrente führen, was dazu führen kann, dass Frauen unterhalb der Armutsgrenze leben;