In particolare: i) gli obiettivi ai quali il Consiglio si è espressamente riferito (cons
olidare lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani in Ucraina) non potevano, in realtà, essere invocati dal medesimo, che ha poi esposto motivi per l’inclusione nell’elenco (motivi attinenti all’asserita d
istrazione di fondi dello Stato ucraino e al loro trasferimento illegale al di fuori dell’Ucraina, addebiti, questi, respinti dal ricorrente) che non erano coerenti e conformi con gli obiettivi indicati o con qualsiasi correlata finalità
...[+++]dell’articolo 21 TUE; ii) la decisione e il regolamento sono in contrasto con altri obiettivi enunciati dall’articolo 21 TUE in quanto non hanno «consolida[to] e sosten[uto] la democrazia (...) e i principi del diritto internazionale», in particolare poiché tali atti erroneamente affermano e partono dal presupposto che il presidente Yanukovich, presidente dell’Ucraina democraticamente eletto, era un «ex presidente» — affermazione in contrasto con il diritto dell’Ucraina e con quello internazionale –, e forniscono sostegno ai cosiddetti «presidente e governo provvisori», i quali non sono stati eletti legittimamente e democraticamente ed hanno ottenuto il potere di cui dispongono di volta in volta con l’uso illegale della forza, in violazione dello stato di diritto, dei principi democratici e del diritto internazionale. In secondo luogo, i presupposti per utilizzare come base giuridica l’articolo 215 TFUE erano insussistenti per la mancanza di una valida decisione ai sensi del capo 2 del titolo V del TFUE. In terzo luogo, mancavano collegamenti sufficienti per invocare l’articolo 215 TFUE nei confronti del ricorrente.Insbesondere (i) habe der Rat ausdrücklich Ziele angeführt (die Stärkung der Rechtsstaatlichkeit sowie die Achtung der Menschenrechte in der Ukraine), die er tatsächlich nicht aufrechterhalten könne, da er dann für die Aufnahme Gründe angeführt habe (im Zusammenhang mit der Behauptung der Veruntreuung öffentlicher Gelder der Ukraine und des illegalen Transfers dieser Gelder in das Ausland, was vom Kläger in Abrede gestellt wird), die weder mit den genannten noch irgendwelchen maßgeblichen Zielen des Art. 21 EUV in Einklang stünden, noch diesen dienten (ii) Der Beschluss und die Verordnung stünden in Widerspruch zu anderen maßgeblichen, in Art. 21 EUV bezeichneten Zielen, da sie nicht dazu beitrügen, „Demokratie .[und] die Grundsätze des Völ
...[+++]kerrechts zu festigen und zu wahren“, insbesondere deshalb, weil auf der fälschlicherweise angenommenen Grundlage gehandelt werde, dass es sich bei dem rechtmäßig demokratisch gewählten Präsidenten der Ukraine, Präsident Yanukovych, entgegen ukrainischem Recht und dem Völkerrecht um einen „ehemaligen Staatspräsidenten“ handele, und weil der sogenannte „Interimspräsident und die Regierung“, die nicht nach Recht und Gesetz und demokratisch gewählt worden seien und deren zeitweise Machtübernahme auf ungesetzlicher Gewalt beruhe, entgegen rechtsstaatlichen Grundsätzen, demokratischen Prinzipien und dem Völkerrecht unterstützt würden (b) Die Voraussetzungen für eine Berufung auf Art. 215 AEUV seien nicht erfüllt gewesen, da kein rechtsgültiger Beschluss nach Titel V Kapitel 2 EUV vorgelegen habe (c) Es habe keinen hinreichenden Anknüpfungspunkt gegeben, um sich in Bezug auf den Kläger auf Art. 215 AEUV zu stützen.