- visti lo studio "Conciliazione tra lavoro e vita privata" effettuato dalla Fondazione europea di Dublino, le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000, che aveva l’obiettivo di far crescere il tasso di occupazione generale nell’Unione europea al 70% e il tasso di occupazione delle donne ad oltre il 60% entro il 2010, nonché le conclusioni del Consiglio europeo di Stoccolma del marzo 2001, che ha aggiunto l'obiettivo intermedio del 67% per il tasso di occupazione generale e del 57% per il tasso di occupazione femminile entro il 2005,
– unter Hinweis auf die von der Europäischen Stiftung in Dublin durchgeführten Studien zur „Work-Life-Balance“, die Schlussfolgerungen des Europäischen Rates von Lissabon (März 2000), die darauf abzielen, bis 2010 die allgemeine Beschäftigungsrate in der Europäischen Union auf 70 % und die der Frauen auf über 60 % anzuheben, und auch die Schlussfolgerungen des Europäischen Rates von Stockholm (März 2001), in denen als Zwischenziel festgelegt wurde, bis 2005 eine allgemeine Beschäftigungsrate von 67 % und eine Frauen-Beschäftigungsrate von 57 % zu erreichen,